Calandosi spietatamente nel profondo degli uomini e delle cose, dove le vicende hanno la labilità del sogno e la durezza del reale, l'autore ritorna al paese, metafora del mondo, per cogliere fra le rovine i segni del nuovo e del diverso che emergono confusamente.Erthole, più che uno spazio geografico è un luogo della mente, cercato e ritrovato, per capire le proprie e le altrui follie. E anche il racconto del viaggio che i naufraghi della perduta circolarltà del gregge compiono, sospinti inarrestabilmente verso altri approdi.